Italia: la Fintocrazia presidenziale.

 

L’Italia diventa Fintocrazia presidenziale a nostra insaputa.

napolitano giorgio

Nonno Giorgio diventa re

Nonno Giorgio allarga ed estende i suoi poteri, comunica i suoi veti, i suoi diktat, i suoi penultimatum , parla con fare minaccioso e ricattatorio alla Camera e al Senato, per costringere dei parlamentari e dei senatori, nominati dai partiti e non eletti dal Popolo, prima per farsi rieleggere re d’Italia e poi per dettare le regole a un governo fantoccio, utile solo a controfirmare accordi e impegni internazionali scellerati presi dal Re, a titolo personale, quale garante della sovranità nazionale: tutto questo col consenso di governanti e parlamentari,  servi di regime, la stampa, silenziosa e consenziente, e i cittadini di sopra, che godendo di tutti i privilegi possibili avallano e mistificano il cambio di regime in Italia: passata senza colpo ferile da repubblica democratica a Monarchia Presidenziale oligarchica e dittatoriale: una vera e propria Fintocrazia da propinare ai cittadini di sotto( i più), che dovranno pagare il conto delle loro malefatte.

Questi non contano, sono stati messi sotto, da un potere sempre più arrogante e prevaricante.

E questo è un Paese normale?

In un Paese normale, spetterebbe al premier- che goda non della “non sfiducia”, come il nipote di Gianni Letta (PDL), Enrico (PD meno L), ma della piena fiducia degli elettori e dei cittadini-dire, di concerto con i sinora silenti Presidenti della Camera e del Senato, con rispetto e fermezza,  a Napolitano, che è il Presidente della Repubblica e non, come Umberto di Savoia, buonanima, a lui fisicamente molto somigliante, il Re d’ Italia :  Caro Presidente, lei eserciti il suo mandato, secondo quanto prevede la Costituzione, noi assolveremo ai nostri doveri e compiti

Ma, da quanto tempo, l’Italia è un Paese normale, dove le regole non vengono rispettate, dove il Capo dello Stato nomina e licenzia gli esecutivi, la maggioranza non governa e l’opposizione non è messa in condizione di controllare l’esecutivo?

Pertanto : O stiamo tutti zitti, ritirandoci in campagna, e assistere, rassegnati, allo stravolgimento della democrazia e delle sue regole.

Oppure Quelli di sotto scendano nelle Piazze e alzino la voce per reclamare i propri  diritti: pane democrazia e libertà.

Quello che ci preoccupa non è la crisi economica (invenzione di quelli di sopra per creare la separazione da quelli di sotto) ma la crisi dei valori.

E questi vorrebbero mettere mano alla Costituzione? Crediamo che a questo punto non serve più nemmeno alzare la voce … serve altro

2 Comments

  1. Sergio Scavone 27 Luglio 2013
    • redazione 29 Luglio 2013

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